L’Inps, con circolare n.9 del 23 gennaio 2012, rende noto che per il periodo compreso tra il 1° febbraio e il 30 marzo 2012 sono stati riaperti i termini di presentazione delle domande relativamente alla misura di sostegno al reddito, c.d. una tantum, pari a euro 1300,00 al lordo delle ritenute di legge da conferire ai lavoratori in somministrazione nel periodo dal 1 gennaio 2010 al 31 dicembre 2011.
Obiettivi
Questa indennità era stata prevista dal 2009 come sostegno per i lavoratori in somministrazione, con un accordo sottoscritto dal ministero del lavoro Assolavoro e dai sindacatti; con un successivo accordo dell’ottobre 2010 questa indennità è stata estesa anche al 2010 e 2011.
Soggetti interessati
Lavoratori somministrati, cioè quelli che hanno beneficiato di un contratto interinale. In sostanza, per i lavoratori somministrati in disoccupazione ci sarà la riapertura dei termini per il bonus. Ricordiamo che in base al contenuto della circolare risultano beneficiari i destinatari dell’indennità una tantum di sostegno al reddito sono i lavoratori in somministrazione che, nel periodo dal 1 gennaio 2010 al 31 dicembre 2011, possiedono, alla data dichiarata nella domanda di ammissione al beneficio.
Iniziative agevolabili
Possedere, alla data dichiarata nella domanda di ammissione al beneficio, i seguenti requisiti:
- avere maturato un’anzianità di lavoro di almeno 78 giornate in somministrazione a partire dal 1° gennaio 2008 e, successivamente, almeno 45 giorni continuativi di disoccupazione precedenti la data dichiarata nella domanda;
- non aver già beneficiato della stessa misura una tantum di sostegno al reddito;
- non avere percepito, nei sei mesi precedenti la maturazione del requisito, prestazioni pubbliche di sostegno al reddito di importo pari o superiore a euro 1300,00.
Procedura e tempi
Direttamente all’agenzia per il lavoro nel periodo che va dal 1° febbraio al 30 marzo 2012.
Una volta ricevuta la domanda le agenzie la inseriranno nella piattaforma di Italia Lavoro, verificando al tempo stesso che sussistano tutti i requisiti richiesti.
Se l’esito risulterà negativo, la domanda non verrà respinta, e il lavoratore potrà presentare nel mese successivo all’agenzia per il lavoro il Cud e la certificazione di disoccupazione a sostegno del diritto.
Italia Lavoro provvederà poi ad inserire i nominativi dei beneficiari nell’elenco da inviare all’Inps, che entro il 5 maggio 2012 creerà la graduatoria definitiva dei beneficiari. Questa graduatoria sarà poi inviata alle sedi territoriali dell’ente di previdenza che erogherà l’una tantum ai lavoratori
Al via la seconda tranche di contributi con cui l'Inail,
Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli infortuni sul Lavoro,
finanzia le imprese intenzionate a realizzare interventi in materia di
prevenzione.
Soggetti interessati
Il bando è rivolto a tutte le imprese, anche individuali, con sede sul territorio italiano e iscritte alla Camera di Commercio Industria, Artigianato ed Agricoltura, che soddisfano i seguenti requisiti:
- essere in regola con gli obblighi contributivi di cui al D.U.R.C.;
- non essere sottoposta ad alcuna procedura concorsuale;
- non trovarsi nelle condizioni di "impresa in difficoltà";
- aver effettuato la verifica del rispetto delle condizioni poste dal regolamento "de minimis";
- non aver chiesto, nè aver ricevuto, altri contributi sul progetto oggetto della domanda.
Spese ammissibili
Sono ammessi al finanziamento le seguenti tipologie di intervento:
L'intervento richiesto può riguardare tutti i lavoratori facenti capo ad un unico datore di lavoro, anche se operanti in più sedi o più regioni. La domanda di contributo potrà essere presentata o presso una sola delle sedi INAIL nel cui territorio opera almeno una parte dei lavoratori coinvolti nell'intervento o dove risiede la sede legale dell'impresa.
Le imprese possono presentare un solo progetto, per una sola unità produttiva e una sola delle tipologie sopra indicate.
Misura dell’agevolazione
Complessivamente l'Istituto destina 205 milioni di euro,
ripartiti in budget regionali.
Il contributo a fondo perduto sarà concesso nella misura del 50 % delle spese
totali ammissibili e nel rispetto dei seguenti parametri:
- contributo minimo € 5.000,00, eccezione fatta per le imprese fino a 50 dipendenti, limitatamente a progetti per l'adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale, per le quali non è fissato un limite minimo.
- contributo massimo € 100.000,00.
Procedura e tempi
La procedura prevede le seguenti fasi:
Con il decreto liberalizzazioni arrivano anche gli incentivi per il rilancio del settore agricolo attraverso i contratti di filiera e per lo sviluppo della filiera ittica. «Misure», ha spiegato il ministro alle politiche agricole Mario Catania illustrando, in una conferenza stampa, il «pacchetto agroalimentare» contenuto nel dl, «di grande importanza e ispirate a criteri di trasparenza ed efficienza per il rilancio degli investimenti nel comparto».
Fondo Credito
Istituito in attuazione di una decisione della Commissione europea, il fondo prevede misure di sostegno per l'accesso al credito delle imprese da attuare insieme all'Ismea. «L'obiettivo è rendere più semplice l'erogazione di eredito, contrastando la carenza di liquidità, e consentire la realizzazione di investimenti cofinanziati da risorse comunitarie, in particolare quelle dei programmi di sviluppo rurale», ha spiegato Catania. Il fondo opererà, infatti, in sinergia con le autorità di gestione dei Psr cofinanziati dall'Ue e con il sistema creditizio. Sarà un decreto del ministro delle politiche agricole, da emanare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del dl liberalizzazioni, a definire i criteri e le modalità di erogazione dei finanziamenti.
Contratti di filiera
Per il rilancio degli investimenti nel settore agroalimentare, saranno riattivati i contratti di filiera e di distretto agroalimentare attraverso il recupero di risorse pari a 250-300 milioni di euro, nei prossimi tre anni. Uno stanziamento di 100 mln di euro sarà reso disponibile dal Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (Fri) della Cassa depositi e prestiti, mentre i rientri di capitale e gli interessi dei mutui erogati per conto del Mipaaf dall'Isa, Istituto sviluppo agroalimentare, finanzieranno la quota in conto capitale dei contratti di filiera. su indicazione del ministero, sarà autorizzata ad anticipare le risorse finanziarie per la realizzazione dei contratti di filiera per i primi tre anni, per un importo non superiore a 5 mln di euro annui.
Pesca
Utilizzando i rientri dei mutui concessi nell'ambito del credito peschereccio, il settore recupererà risorse per 6 milioni di euro. Che saranno destinate allo sviluppo della filiera attraverso la stipula di convenzioni, assistenza tecnica e agevolazioni per l'accesso al credito. «Non è stato possibile ottenere di più», ha detto Catania, «perché il quadro finanziario attuale non lo consente. Il ministero sta però lavorando per definire delle misure che consentano di attivare la spesa dei fondi già assegnati alla pesca, per arricchire gli interventi per la crescita del comparto». La norma prevista nel decreto legge abilita inoltre il Mipaaf a stipulare convenzioni con le associazioni della pesca a sostegno della produttività del comparto.
Nuovi contratti di Fornitura
Il dl liberalizzazioni fissa inoltre i tempi di pagamento per le cessioni di prodotti agricoli alimentari a 30 giorni per le merci deperibili e a 60 giorni per quelle non deteriorabili. La sanzione amministrativa per il non rispetto da parte del debitore di questa norma, viene innalzata fino a 500 mila euro. In merito è intervenuto ieri anche Paolo Bruni, presidente Cogeca, Confederazione cooperative agroalimentari europee, ricordando che il tema è attualmente in discussione in Europa. «La problematica dei tempi di pagamento, unitamente ad altre pratiche sleali e abusive, sono da tempo oggetto di attenzione da parte delle istituzioni comunitarie e vengono attualmente discusse nel Forum di alto livello costituito dal vicepresidente della commissione Ue, Antonio Tajani», ha detto Bruni. «Mi auguro che l'ottima iniziativa del governo italiano possa contribuire a una rapida definizione di una iniziativa legislativa organica valida per i 27 stati membri dell'Unione europea».
Obiettivi
Interventi per la nascita e lo sviluppo “di Creazione d’impresa”;
Investimenti di imprese individuali, società di persone e società di capitali.
Ambito prioritario : imprese a conduzione o prevalente partecipazione femminile : nelle società di persone le donne devono costituire almeno il 60% dei soci, nelle società di capitali i due terzi delle quote di capitale devono essere detenute da donne e l’organo di amministrazione deve essere composto per almeno i due terzi da donne.
Interventi per la nascita e lo sviluppo del “Lavoro autonomo”.
Interventi a sostegno degli investimenti di domande presentate da titolari di partita IVA
Ambito prioritario : domande presentate da donne.
Soggetti interessati
Creazione di impresa
Imprese individuali, società di persone e società di capitali nella cui composizione ci siano soggetti appartenenti ad almeno una delle seguenti categorie:
- soggetti inoccupati e disoccupati in cerca di occupazione;
- soggetti occupati con contratti di lavoro che prevedono prestazioni discontinue, con orario e reddito ridotto;
- soggetti occupati a rischio di disoccupazione;
- soggetti che intendono intraprendere un’attività di autoimpiego.
Lavoro autonomo :
- Titolari di partita IVA in tutti i settori merceologici e professionali, compresi quelli privi di Albo o Ordine Professionale;
- soggetti che abbiamo ottenuto la Partita Iva a partire dal 1° gennaio dei due anni precedenti la data di presentazione della domanda.
Iniziative agevolabili
Finanziamento agevolato
- Macchinari e automezzi strumentali all’attività;
- opere murarie, impianti elettrici, idraulici, impianti tecnici, ristrutturazioni in genere; per il lavoro autonomo sono ammesse solo spese per impianti tecnici;
- arredi strumentali, attrezzature e/o apparecchiature informatiche e relativi programmi applicativi.
Contributo a fondo perduto
- Contratti per i collegamenti ai servizi necessari all’avvio dell’attività (canoni esclusi);
- promozione e pubblicità;
- consulenze per la stesura del progetto per cui si richiede l’agevolazione;
- canoni di affitto per l’immobile sede dell’attività;
- assistenza tecnica e gestionale (servizi tecnici e professionali);
- corsi esterni di formazione professionale e manageriale.
Misura dell’agevolazione
Finanziamento agevolato fino al 100% delle spese ammissibili, così composto:
Programmi di investimento prioritari:
60% fondi regionali a tasso zero
40% fondi bancari a tasso convenzionato
Programmi di investimento non prioritari:
50% fondi regionali a tasso zero
50% fondi bancari a tasso convenzionato
“Creazione di Impresa”: finanziamento di 72 mesi (di cui 12 di preammortamento) con rimborsi trimestrali.
“Lavoro autonomo”: finanziamento di 48 mesi (di cui 6 di preammortamento) con rimborsi trimestrali.
Contributo a fondo perduto, nella misura massima del 40% delle spese ammissibili.
Procedura e tempi
La domanda di agevolazione deve essere presentata entro 15 mesi dalla data di costituzione (per le imprese individuali dalla data di iscrizione al Registro Imprese). Nelle società di persone, almeno il 60% dei soci e del capitale deve appartenere ad una o più delle categorie sopraelencate. Nelle società di capitali, almeno il 60% dei soci deve appartenere ad una o più delle categorie sopraelencate e almeno l’80% del capitale deve essere sottoscritto da soci nelle stesse condizioni.
Le domande per le due tipologie di agevolazione possono anche essere presentare separatamente.
Obiettivi
La Regione adotta, nel rispetto della normativa comunitaria e della legislazione nazionale e regionale, gli interventi a sostegno dell'artigianato attraverso lo sviluppo della qualificazione e della competitività delle imprese, la tutela della professionalità, la valorizzazione delle produzioni nelle diverse espressioni territoriali e settoriali.
Soggetti interessati
Gli interventi sono attuati a favore di:
a) imprese artigiane, singole, associate o consorziate aventi sede operativa nel territorio della regione;
b) soggetti che intendono avviare un'attività imprenditoriale artigiana nel territorio della regione;
c) altri soggetti pubblici o privati, individuati dalla Giunta regionale con i programmi degli interventi di cui all'articolo 10, purché gli interventi siano finalizzati al sostegno e allo sviluppo dei soggetti di cui alle lettere a) e b).
Iniziative agevolabili
Il programma di importo minimo Euro 25.000,00 deve essere finalizzato al raggiungimento di almeno uno dei seguenti obiettivi:
- avviamento di nuove imprese artigiane;
- introduzione di nuovi prodotti/servizi o processi produttivi;
- miglioramento sostanziale dei prodotti/servizi o dei processi esistenti;
- miglioramento della compatibilità ambientale;
- introduzione di un sistema di qualità certificabile;
- promozione e sviluppo dell’impresa sui mercati locali, nazionali e internazionali;
- ricerca e sviluppo.
Sono considerati prioritari gli interventi relativi a: incremento occupazionale, impresa di nuova costituzione, imprese che in possesso dei requisiti per beneficiare delle agevolazioni previste dalla Sezione Emergenze, presentato la domanda a valere sul presente bando; imprese che hanno ottenuto il riconoscimento di “Eccellenza artigiana”.
Misura dell’agevolazione
Le spese ammissibili ad agevolazione sono:
- formazione del personale dipendente nel limite massimo del 20 % delle spese ammissibili;
- acquisto di macchinari, impianti tecnici;
- automezzi, anche usati, allestiti con attrezzature specifiche;
- acquisto di autoveicoli nuovi specifici per l’attività;
- acquisto di arredi strumentali;
- acquisto di attrezzature e/o apparecchiature informatiche e relativi programmi applicativi;
- acquisizione di servizi reali;
- acquisto di diritti di brevetto e di licenze e relativi costi del personale dipendente nel limite del 15% delle spese in ricerca e sviluppo e comunque sino ad un massimo di Euro 15.000,00; costi per materiali minuti e prototipi per un importo massimo di Euro 30.000,00;
- spese per l’avviamento commerciale sino ad un massimo del 35% della spesa ammissibile complessiva;
- opere murarie, impianti elettrici, ristrutturazioni, spese di progettazione (queste ultime sino ad un massimo del 15% delle spese ammissibili e comunque sino ad un massimo di Euro 15.000,00) e costi per materiali minuti e prototipi sino ad un massimo di Euro 30.000,00;
- spese relative alle commissioni di garanzia del Confidi sino ad un massimo di Euro 1.000,00.
L’agevolazione prevista consiste in un finanziamento del 100% del programma di investimento per una durata di 60 mesi secondo le seguenti modalità:
§ per programmi di investimento prioritari 70% con fondi regionali a tasso zero, fino ad un max. di Euro 150.00,00 e 30% con fondi bancari al tasso Euribor 3 mesi oppure Eurirs più uno spread massimo del 2,50%;
§ per programmi di investimento non prioritari 50% con fondi regionali a tasso zero, fino ad un max. di Euro 150.00,00 e 50% con fondi bancari al tasso Euribor 3 mesi oppure Eurirs più uno spread massimo del 2,50%.
Sono ammissibili le spese sostenute dopo la presentazione della domanda o nei sei mesi precedenti per le sole nuove imprese.
E’ obbligatorio l’intervento di un Confidi di Garanzia.
Procedura e tempi
LE DOMANDE SI POSSONO PRESENTARE IN QUALSIASI MOMENTO.
Obiettivi
La Regione Piemonte favorisce gli interventi promossi dagli enti locali e dalle piccole imprese commerciali che partecipano alla realizzazione di programmi d'area di urbanistica commerciale, per la valorizzazione del tessuto commerciale urbano, la rivitalizzazione delle realtà minori e la creazione di centri commerciali naturali. Agevola inoltre i programmi di sviluppo delle imprese finalizzati all'innovazione gestionale e tecnologica, alla certificazione di qualità e alla formazione e aggiornamento professionale.
Soggetti interessati
Microimprese commerciali iscritte al Registro imprese con sede operativa nel territorio della Regione Piemonte, che esercitano attività di :
Sono escluse le imprese operanti nei seguenti settori:
Nel caso di imprese esercenti attività promiscua, i benefici si applicano nella misura del 50% esclusivamente ai programmi di investimento ammissibili.
Iniziative agevolabili
Sono considerate ammissibili le spese sostenute dopo la presentazione della domanda o, nel caso di nuove imprese, entro sei mesi precedenti.
Sono definite nuove imprese quelle iscritte al Registro Imprese nei dodici mesi precedenti la domanda di finanziamento e quelle che ottengono l’iscrizione al Registro Imprese entro dodici mesi dalla data di presentazione della domanda di finanziamento, operanti nel territorio della Regione Piemonte ed appartenenti ai settori sopra elencati.
Solo per gli agenti e rappresentanti di commercio e per un importo minimo di € 15.000,00:
Non sono ammissibili:
û i beni acquistati in leasing;
û gli investimenti finalizzati all’acquisto di azienda per subingresso;
û le spese sostenute per l’utilizzo di un marchio in franchising;
û i beni usati;
û i campionari ed i beni destinati all'esposizione le merci destinate alla vendita.
Misura dell’agevolazione
Investimenti, di importo ammissibile non inferiore a € 25.000,00 IVA esclusa, finalizzati al conseguimento di almeno uno dei seguenti obiettivi:
Investimenti di importo minimo di € 15.000,00, finalizzati al raggiungimento di almeno uno dei seguenti obiettivi:
Il progetto deve
essere concluso entro 12 mesi dall'erogazione del finanziamento.
L'importo minimo di € 15.000,00 può essere raggiunto effettuando uno o più
degli interventi previsti e sommandone le spese, se queste sono sostenute per
lo stesso esercizio commerciale.
Le spese devono essere sostenute successivamente alla presentazione della
domanda o, nel caso di imprese di nuova costituzione, entro i sei mesi
precedenti.
Solo per chi opera nel settore del commercio al dettaglio e della rivendita di giornali o riviste:
Solo per le imprese del settore somministrazione di alimenti e bevande:
Finanziamento
agevolato fino al 100% delle spese ammissibili, così composto:
Programmi d'investimento prioritari:
Programmi non prioritari:
Nel caso di imprese che all’atto della presentazione della domanda non abbiano ancora presentato un bilancio o una dichiarazione dei redditi relativi ad un esercizio completo (12 mesi), il finanziamento del fondo regionale interverrà per un massimo di € 50.000,00.
Procedura e tempi
LE DOMANDE SI POSSONO PRESENTARE IN QUALSIASI MOMENTO.
Obiettivi
Finanziamento agevolato alle imprese femminili e giovanili attive da almeno 12 mesi.
Soggetti interessati
Piccole imprese femminili e giovanili che abbiano i seguenti requisiti:
- operino nei settori ammessi dal Regolamento n. 1998/2006 (“De minimis”);
- siano iscritte al Registro Imprese, con sede legale e operativa nella Regione Piemonte;
- al momento della presentazione della domanda, siano attive da almeno 12 mesi;
- siano finanziariamente sane.
Requisiti per le imprese a prevalente partecipazione femminile:
- imprese individuali: il titolare deve essere donna;
- società di persone e cooperative: almeno il 60% dei soci devono essere donne;
- società di capitali: almeno i 2/3 delle quote di capitale devono essere detenute da donne e l’organo di amministrazione deve essere composto da donne per almeno i 2/3.
Requisiti per le imprese a prevalente partecipazione giovanile:
- imprese individuali: il titolare deve essere un giovane di età tra i 18 a 35 anni;
- società di persone e cooperative: almeno il 60% dei soci devono essere giovani di età tra i 18 a 35 anni;
- società di capitali: almeno i 2/3 delle quote di capitale devono essere detenute da giovani di età tra i 18 a 35 anni e l’organo di amministrazione deve essere composto da giovani di età tra i 35 anni per almeno i 2/3.
Iniziative agevolabili
Spese sostenute a partire dai sei mesi precedenti la presentazione della domanda:
- spese in conto gestione relative a:
- acquisti di materie prime;
- acquisti di semilavorati;
- acquisti di prodotti finiti (merci destinate alla vendita);
- locazione di immobili (il contratto di locazione deve avere una durata superiore al piano di ammortamento;
- formazione e qualificazione del personale;
- servizi di miglioramento e sviluppo della gestione e della conduzione dell’impresa;
- acquisto di brevetti, realizzazione di sistemi di qualità, certificazione di qualità, ricerca e sviluppo;
-opere murarie e assimilate;
- impianti, macchinari, attrezzature, arredi, funzionali all’attività dell’impresa; mezzi di trasporto, se indispensabili per lo svolgimento dell’attività e con destinazione d’uso esclusiva rispetto a quest’ultima;
- sistemi informativi integrati per l’automazione, impianti automatizzati o robotizzati, software;
- investimenti per ottenere migliori condizioni di sicurezza, accessibilità e ambiente;
- spese di intermediazione con gli Operatori immobiliari sostenute per la nuova collocazione dell’impresa;
- spese generali supplementari (fino a un massimo del 10% della spesa ammissibile).
I beni USATI sono considerati ammissibili.
Non sono ammissibili:
û i beni acquistati o da acquisire in leasing;
û spese per l’utilizzo di un marchio in franchising;
û spese di gestione relative a/personale, ai rimborsi soci e le spese auto fatturate.
Misura dell’agevolazione
Garanzia gratuita sull’80% di un finanziamento agevolato, di importo compreso tra € 5.000,00 e € 40.000,00, erogato da una banca convenzionata con Finpiemonte.
Durata del finanziamento:
- 48 mesi, con rimborsi trimestrali, per finanziamenti di importo massimo € 20.000,00;
- 72 mesi, con rimborsi trimestrali, per finanziamenti di importo superiore a € 20.000 fino a un massimo di € 40.000,00.
Procedura e tempi
LE DOMANDE SI POSSONO PRESENTARE IN QUALSIASI MOMENTO.
La Regione Piemonte ha previsto nella legge per la cooperazione dei finanziamenti per le cooperative a mutualità permanente e loro Consorzi.
Obiettivi
L’obiettivo della misura è di promuovere la creazione di nuove cooperative, promuovere e sostenere programmi di investimento di cooperative a mutualità prevalente e di favorirne l’incremento della capitalizzazione.
Soggetti interessati
Cooperative a mutualità prevalente e loro consorzi con sede legale ed operatività prevalente in Piemonte.
Ambiti prioritari:
- interventi a sostegno di cooperative di nuova costituzione;
- interventi a sostegno di investimenti che portino a un aumento dell’occupazione o che trasformino i contratti di apprendistato o di durata temporanea di soggetti già a loro legati;
- interventi a sostegno di cooperative che hanno usufruito dei percorsi integrati per la creazione d’impresa forniti dagli sportelli provinciali, misura prevista dal POR 2007-2013, obbiettivo 2;
- interventi a sostegno di imprese costituite da trasformazione di altro tipo di società in cooperative o da fusione tra cooperative;
- interventi a sostegno di cooperative appartenenti alla categoria edilizia di abitazione, che alla data di presentazione della domanda abbiano realizzato o stiano realizzando alloggi sociali;
- cooperative iscritte alla sezione A e B dell’albo regionale, previsto dalla L.R. 18/94;
- cooperative costituite in ATI o ATS per la realizzazione di un progetto comune;
- interventi a sostegno di cooperative operanti nei comuni montani e appartenenti alla categoria del consumo.
Spese ammissibili
Acquisto macchinari ed automezzi, acquisto o costruzione di immobili, adeguamento o attivazione impianti, ristrutturazione e spese progettazione, acquisto arredi strumentali, attrezzature informatiche e programmi applicativi; aumenti di capitale finalizzati alla realizzazione di programmi di investimento.
Iniziative agevolabili
A finanziamento:
- acquisto di macchinari e automezzi;
- adeguamento o attivazione di impianti, ristrutturazioni, spese di progettazione;
- acquisto di arredi strumentali;
- acquisto di attrezzature informatiche e software applicativi;
- acquisto o costruzione di immobili.
- incremento del capitale sociale finalizzato alla realizzazione di investimenti.
A contributo:
Per le cooperative di nuova costituzione:
- spese relative all’avviamento dell’attività;
- eventuali canoni di affitto per immobili destinati alle attività aziendali;
- spese di assistenza tecnica e gestionale.
Per tutte le cooperative:
- introduzione e sviluppo di sistemi di gestione per la qualità;
- creazione di reti commerciali;
- certificazioni di prodotto e di controllo della produzione;
- introduzione e consolidamento di sistemi di rendicontazione sociale;
- costi per formazione professionale e manageriale dei soci;
- incremento del capitale sociale finalizzato alla realizzazione di investimenti.
Misura dell’agevolazione
1. Finanziamenti agevolati
- importo: compreso tra € 15.000 ed € 700.000;
- copertura delle spese: 100%;
- composizione: 50% (70% per gli ambiti prioritari) a tasso zero con fondi regionali; 50% (30% per gli ambiti prioritari) tasso convenzionato con fondi bancari;
- restituzione: 6, 10 o 15 anni a seconda della tipologia delle spese e dell’importo.
2. contributi a fondo perduto
- importo: compreso tra € 4.000 ed € 50.000 (€ 100.000 per gli aumenti di capitale);
- copertura delle spese: 40% delle spese ammissibili.
3. Garanzie
- garanzia gratuita sull’80% del finanziamento (solo per i finanziamenti da restituire in 6 anni).
Procedura e tempi
LE DOMANDE SI POSSONO PRESENTARE IN QUALSIASI MOMENTO.
Obiettivi
L’incentivo è finalizzato ad incentivare l’utilizzo del contratto di apprendistato sull’intero territorio nazionale, mediante la concessione di contributi per la stipula di contratti di apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale e di contratti di apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere.
Soggetti interessati
Datori di lavoro privati che abbiano la sede operativa presso la quale è operata l’assunzione sul territorio nazionale e che assumano giovani con contratti di apprendistato come sopra specificato e che, alla data di presentazione della domanda di contributo, posseggano i seguenti requisiti:
· non aver cessato o sospeso la propria attività;
· essere in regola con l’applicazione del Ccnl di riferimento;
· essere in regola con la normativa in materia di sicurezza del lavoro;
· essere in regola con le norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili;
· essere in regola con il versamento degli obblighi contributivi ed assicurativi;
· non aver riportato condanne che comportino l'interdizione anche temporanea dai pubblici uffici;
· non trovarsi sottoposti a procedure per fallimento o concordato preventivo;
· essere in regola con quanto previsto dalle normative regionali rispetto a tipologie contrattuali e obblighi formativi previsti dal contratto di apprendistato;
· non trovarsi in una delle condizioni di “difficoltà” previste dagli Orientamenti Comunitari per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà (GUCE C 244/2 del 1.10.2004), o, se PMI, di non trovarsi in una delle situazioni descritte dall’art.1, co.7, del Regolamento n.800/08;
· non essere incorsi, negli ultimi dieci anni, in irregolarità definitivamente accertate dalle autorità competenti, nella gestione di interventi che abbiano beneficiato di finanziamenti pubblici.
I lavoratori assunti devono possedere, al momento della stipula del contratto di lavoro, i seguenti requisiti:
ü essere lavoratori svantaggiati come definito dal Reg. (CE) n.800/20082, fermo restando il rispetto dei vincoli di età previsti dalla normativa relativa all’apprendistato;
ü non aver avuto rapporti di lavoro dipendente o assimilato negli ultimi 12 mesi con il soggetto beneficiario, la cui cessazione sia stata determinata da cause diverse dalla scadenza naturale dei contratti (fatta salva la condizione di interruzione del rapporto di lavoro intervenuta per fine fase lavorativa).
Spese ammissibili
Sono ammissibili i contratti sottoscritti dal 30.11.2011.
In caso di cessazione del rapporto di lavoro l’azienda dovrà comunicarlo ad Italia Lavoro affinché possa recuperare dalla garanzia prestata i contributi non dovuti.
Iniziative agevolabili
Contratti di apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale:
• Possono essere assunti con contratto di apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, in tutti i settori di attività, anche per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione, i soggetti che abbiano compiuto 15 anni e fino al compimento del 25° anno di età.
• La durata del contratto è determinata in considerazione della qualifica o del diploma da conseguire e non può in ogni caso essere superiore, per la sua componente formativa, a 3 anni ovvero 4 nel caso di diploma quadriennale regionale.
Contratti di apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere:
• Possono essere assunti in tutti i settori di attività, con contratto di apprendistato professionalizzante o di mestiere per il conseguimento di una qualifica professionale a fini contrattuali i soggetti di età compresa tra i 18 anni e fino al compimento del 29° anno di età.
• Per i soggetti in possesso di una qualifica professionale, conseguita ai sensi del D. Lgs. 17.10.2005, n. 226, il contratto di apprendistato professionalizzante o di mestiere può essere stipulato a partire dal 17° anno di età.
Misura dell’agevolazione
Fino a concorrenza delle risorse disponibili e, comunque, non oltre la data di chiusura dell’Avviso fissata al 31/12/2012, i soggetti beneficiari potranno godere di un contributo di:
Æ € 5.500,00 per ogni soggetto assunto con contratto di apprendistato per la qualifica professionale a tempo pieno;
Æ € 4.700,00 per ogni soggetto assunto con contratto di apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere a tempo pieno.
Gli importi sono al lordo di eventuali ritenute di legge e/o di ogni altro eventuale onere accessorio e non sono cumulabili con altri contributi finalizzati all’assunzione erogati da Italia Lavoro S.p.A. per il medesimo lavoratore, ma sono cumulabili con altri contributi erogati da soggetti terzi, fatti salvi gli eventuali divieti ivi previsti.
Procedura e tempi
La domanda di contributo potrà essere presentata unicamente attraverso il sistema informativo raggiungibile al seguente indirizzo: http://amva.italialavoro.it. Le domande presentate attraverso altre modalità non saranno accettate.
La domanda può essere presentata fino al 31/12/2012, salvo l’esaurimento delle risorse disponibili (€ 78.150.700), che sarà comunicato sul sito di Italia Lavoro.
Entro 60 giorni dalla pubblicazione dell’elenco in cui risulta ammesso a contributo, il soggetto beneficiario è tenuto ad inviare mediante raccomandata a/r a: Italia Lavoro S.p.A. - Programma AMVA, via Guidubaldo del Monte 60, 00196 Roma, la richiesta di liquidazione del contributo corredata di idonea garanzia fideiussoria bancaria o assicurativa per l’intero ammontare del contributo richiesto.